Biblioteca Multimediale Marxista



Engels a Marx
a Londra


Ringraziamo il sito Primo Maggio Internazionalista per aver messo a disposizione dei nostri lettori il seguente testo:



Marx-Engels, Opere Complete, vol. XLI, pag. 373-375
Trascrizione di Giandomenico Ponticelli




Manchester, 8 aprile 1863
Caro Moro,
da 6 giorni sono continuamente in procinto di scriverti e sono sempre stato disturbato. Specialmeten dal bravo Eichhoff. Il povero diavolo si è lasciato buscherare a Liverpool da tenenti prussiani fuggiti e da commercianti imbroglioni, in modo tale che ha contratto un debito di circa 100 sterline, over and above (oltre a tutto) capitale non suo ma del suo socio. Egli verrà certamente, dice, resterà qui alcuni giorni, eaccetterà qualunque impiego gli si offre, e fa molti misteri su quello che l'ha spinto qui, ecc. Intanto si capisce subito che lui, invece di cercare impieego, svolge misteriosi affari d'agenzia d'ogni genere, e ora mi è chiaro che fa qui blochaderrunning business to the Confederete State (affari di contrabbando con gli stati confederati), per conto del piccolo Dronke che è molto addentro in questa specie d'affari. Da ciò tutto il segreto, che con la greenness (?) del nostro amico (la quale veramente supera tutti i limiti) tuttavia trapela ogni momento. Enfin (infine), il disgraziato ha poco da fare e mi capita sul collo tutti im momenti del pomeriggio. Poichè nemmeno a me dice le cose come stanno, naturalmente non posso affatto adoperarmi per lui fuor che in quei casi in cui direttamente mi chiede consiglio.
Temo che le faccende polacche vadano di traverso. Sembra infatti che nel regno già si sia sentita la sconfitta di Langiewicz, e se il moto lituano, che è di gran lunga il più importante, perchè 1) esce dai confini della Polonia del Congresso e 2) perchè i contadini qui partecipano maggiormente al moto, e dalla Crlandia in là la cosa diviene nettamente agraria, se questo moto non continua ottimamente e non dà nuova vita al moto nel regno, non credo allora che sussistano grandi possibilità. Il contegno di Langiewicz mi sembra molto ambiguo. Sarà difficile stabilire quale partito abbia per primo rotto il patto d'allenza assolutamente necessaria per la rinascita della sollevazione. Ma sarebbe interessante sapere fino a qual punto siano vere le voci che fanno, da un lato Mieroslawski, dall'altro Koscielski, alleati di Plon-Plon. Branicki, se non sbaglio, era da gran tempo plonplonista.
Il bravo Kugelmann sembra davvero aver verso di te splendide e nobili intenzioni. Per questi valentuomini tedeschi è un'idea troppo prosaica che uomini di genio debbano pur mangiare, bere, avere una casa e perfino pagare, un'idea troppo prosaica perchè essi possano averla, sarebbe quasi un offesa. Vorrei sapere chi è stato la bella testa cche gli ha condidato che sconfesso il mio libro*. Su questo punto darai tu spiegazioni al buon uomo. Per quanto concerne la nuova edizione (che anche secondo le promesse sarebbe anything but -tutt'altro- attuale) non è in ogni caso questo il momento adatto, quando tutte le energie rivoluzionarie sono completamente, si può dire, svaporate dal proletariato inglese e il proletariato inglese si dichiara completamente d'accordo con il domino della borghesia.
Ho letto le nuove cose di Lyell e di Huxley, ambedue interessantissime e ottime. In Lyell vi sono ancor più frasi, però anche alcune acute spiritosaggini, ad es., dove, dopo aver invano citato tutti i naturalisti per costatare una distinzione qualitativa fra l'uomo e la scimmia, cita alla fine l'arcivescovo di Canterbury** che afferma che l'uomo si distingue dalla religione. Del resto, adesso si fa qui gran strepito con violenti attacchi le antiche credenze, e da tutte le parti. Sarà presto necessario approntare a difesa della religione un piscioso sistema di razionalismo. Sulla «Edinburgh Review» Owen fa rispondere da qualcuno a Huxley; la risposta conviene su tutti i punti essenziali e combatte soltanto certe espressioni.
Al piccolo Dronke sembrò un eroismo prodigioso l'esser disposto a prelevare 250 sterline dal suo banchiere dietro mia accettazione e perfino a sostenere i costo e gl'interessi ammontanti a meno di 15 sterline. Che di fronte a un tale eroismo io non volessi obbligarmi a procacciare le 250 sterline entro l'anno - tu sai benissimo perchè non potevo farlo - gli sembrò da parte mia oltremodo mesquin (meschino).
T'assicuro che, se non fosse stato per te, avrei dato a quel piccolo furfante un calcio nel sedere. Dalla rabbia mi presi una sbornia e nella sbornia ti scrissi su questo una lettera furiosa, nella quale ci potrà essere della bella roba perchè non ricordo affatto quel che ti scrissi. Ma affinchè tu veda il legame, appunto adesso ti ho accennato la cosa.
Vale.
Tuo F.E.

* La situazione della classe operaia in Inghilterra
** John Bird Sumner