Biblioteca Multimediale Marxista


La situazione del movimento marxista-leninista in Nepal e nel mondo



Contributo del Partito Comunista del Nepal (Mashal) alla 7° ICMLPO

Prima di tutto, a nome del Partito Comunista del Nepal, Mashal, permetteteci di dare il benvenuto e salutare tutti i delegati della 7° Conferenza Internazionale dei Partiti e delle Organizzazioni Marxisti-Leninisti da tutto il mondo. Gradiremmo anche cogliere quest’opportunità per esprimere gratitudine al Gruppo di Coordinamento Comune (JCG) per averci dato l’opportunità di partecipare a questa conferenza che analizzerà la turbolenta situazione politica mondiale.
Il Nepal è sotto tutti gli aspetti un paese agrario con più del 95% della popolazione di 23,5 milioni di persone che dipende dall’agricoltura. È un paese semifeudale e semicoloniale posto fra l’India e la Cina. Nonostante l’immensa enfasi del governo per lo sviluppo agricolo, la produzione agricola sta calando ogni anno risultando nella fame del paese. L’economia del paese è del tutto dipendente sull’aiuto e il debito esteri. Ci sono solo poche e medie industrie che sono controllate perlopiù dalla borghesia compradora. Nel recente decennio, tutte le industrie pubbliche costruite con l’aiuto degli ex paesi socialisti sono state vendute a compagnie private controllate dagli stranieri. Lo scambio e il commercio sono dominati dal capitale estero indiano. La disoccupazione è la malattia cronica del paese. Come risultato, più di 5 milioni di persone sono andate in India per varie opportunità di lavoro. Il Nepal dà anche soldati mercenari all’imperialismo britannico, all’espansionismo indiano e ad altri piccoli paesi capitalisti anche nel 21° secolo.
Dopo il rovesciamento del dominio dittatoriale della monarchia Shaha nel 1990, il Nepal ha un sistema democratico multipartitico. Questo sistema ha dato al popolo nepalese una limitata quantità di libertà democratica. Ma il re, anche con la monarchia costituzionale, detiene ancora il potere militare in quanto l’esercito è sotto il suo controllo e questo lo fa nella pratica estremamente potente. Esiste il pericolo della restaurazione del dominio dittatoriale del re. Perciò, la lotta contro la monarchia è un aspetto primario della nostra lotta.
Il Partito Comunista del Nepal fu fondato nel 1949. Da allora, possiede una storia gloriosa non solo per la lotta di classe e di massa per le legittime rivendicazioni del popolo nepalese, ma anche per la lotta per difendere la democrazia e l’indipendenza del paese. Ma, nel corso della sua storia, presero luogo varie deviazioni nel Partito Comunista del Nepal. Il PCN (Mashal) si sviluppò, nel corso del tempo, per combattere queste deviazioni. Esso ha una lunga storia di lotta contro la deviazione di destra e “sinistra” non solo all’interno del paese, ma anche all’esterno. Come sapete, il PCN (Mashal) è un membro fondatore del Movimento Internazionalista Rivoluzionario (MIR) dal 1984. Sin dall’inizio, il Mashal ha dovuto lottare contro la tendenza trotskista nel MIR, perlopiù gli attacchi antagonistici del PCR,USA contro Stalin. Dopo l’abbandono del TKP/ML della Turchia e del PCI(ml) dell’India, il MIR si trasformò nel burattino del PCR,USA. La linea trotskista divenne una linea politica dominante mentre il ruolo dei partiti marxisti-leninisti divenne secondario. Come risultato, il Mashal venne espulso dal MIR nel 1998.
Nel movimento comunista del Nepal, la linea della deviazione di “sinistra” è rappresentata dal PCN (maoista) e quella di destra dal PCN (unificato marxista-leninista). I maoisti stanno conducendo la cosiddetta guerra popolare dagli ultimi sei anni. Noi pensiamo che la linea della lotta armata adottata dai maoisti sia una deviazione “ultrasinistra” e non si conformi con le condizioni soggettive e oggettive del nostro paese. Il loro movimento è stato strumentalizzato dal re e dalle altre forze monarchiste per servire ai propri interessi politici, cercando di abolire l’attuale democrazia parlamentare e tentando di ristabilire di nuovo il dominio dittatoriale del re nel paese. Attualmente, i maoisti sono entrati nella cosiddetta trattativa di pace con il governo posponendo la loro lotta armata. Inizialmente, avevano tre rivendicazioni politiche al governo per una trattativa di pace: la fondazione di una repubblica, l’elezione dell’Assemblea costituente e la formazione di un governo ad interim. Ma considerando il loro carattere opportunista e lo stile della trattativa di pace, sembra che essi siano pronti a transigere sulle prime due rivendicazioni e rimanere solo sull’ultima rivendicazione del governo ad interim. Attualmente, il loro obiettivo primario è spartire il potere in collaborazione con le forze reazionarie. Questo indica anche chiaramente che presto o tardi essi muteranno dalla deviazione “ultrasinistra” a quella di destra.
Come detto prima, il PCN(uml) rappresenta la deviazione di destra. Esso ha già perso il suo carattere marxista-leninista da molto tempo. Benché si dichiari il vero partito comunista del Nepal, al massimo nel nome, l’UML non sostiene il pensiero di Mao Zedong e la nuova democrazia popolare. Crede nella democrazia popolare multipartitica. Ritiene l’attuale Partito Comunista Cinese un vero partito comunista e stima Cina, Vietnam, Nord Corea e Cuba come paesi socialisti. Critica Stalin in accordo alla linea del revisionismo sovietico e Mao in accordo a quella del revisionismo cinese. Le sue relazioni e coalizioni sia interne che estere con le forze reazionarie sono un “segreto di Pulcinella” (in inglese ‘open secret’, n.d.t.). Ha relazioni fraterne con tutti i partiti e le organizzazioni revisionisti del mondo inclusi il PCI e il PCMarxista dell’India. Ha anche dichiarato apertamente le proprie strategie per consolidare il sistema parlamentare borghese del Nepal. Il Mashal è veramente sorpreso che un’organizzazione così revisionista come l’UML sia stata invitata a prendere parte alla conferenza internazionale dal JCG. Pensiamo che da ogni criterio dell’ICMLPO, l’UML non possa essere un partecipante della conferenza internazionale. Abbiamo fiducia che questa conferenza analizzerà con serietà questa questione, perché questa questione è molto importante per difendere i principi dell’ICMLPO.
Dal punto di vista legale, il PCN Mashal non è bandito. Ma il partito non rivela la sua disposizione strutturale e organizzativa. Il partito ha varie organizzazioni di classe e di massa. Queste organizzazioni sono composte da operai, contadini, studenti, donne, giovani, intellettuali, artisti culturali, intoccabili e comunità etniche. I nepalesi che vivono in India e in vari altri paesi hanno le proprie organizzazioni. (…) La linea politica e le politiche preparate dal nostro partito e vari programmi esercitati attraverso varie organizzazioni di classe e di massa hanno attirato un amplio sostegno del popolo nepalese in tutto il paese. Ogni anno, la nostra organizzazione cresce in modo significativo. Il nostro partito non ha solo una gloriosa storia di lotta, ma anche un radioso futuro nei giorni a venire. Questo per il fatto che la nostra organizzazione è divenuta il bersaglio principale degli attacchi del governo reazionario. L’arresto, le false accuse, l’imprigionamento, la tortura, l’interrogatorio non necessario e la provocazione ai nostri militanti, lavoratori e sostenitori da parte del governo sono un fenomeno comune. Il nostro partito è anche bersaglio di attacchi delle forze revisioniste sia di “sinistra” che di destra. La minaccia fisica ai nostri militanti e sostenitori e il loro rapimento e forse assassinio da parte dei maoisti sono solo un esempio concreto di questi attacchi.
Noi sosteniamo che la forma di lotta principale e decisiva a lungo termine deve essere la lotta armata. Ma ammettiamo che nel presente, ci manca una situazione rivoluzionaria per cominciare la lotta armata nel nostro paese. Data l’attuale situazione del paese, il nostro partito ha quindi adottato la lotta di massa come la forma di lotta principale contro il governo dominante e le altre forze reazionarie. Allo stesso tempo, il Mashal ha partecipato alle elezioni parlamentari attraverso il suo fronte legale chiamato Fronte Popolare Nazionale (FPN) ed attualmente ha 5 membri in parlamento. L’obiettivo maggiore dietro questa partecipazione è esporre e indebolire il sistema parlamentare borghese e preparare il terreno per rovesciarlo.
Dopo il massacro reale del 1° giugno 2001, la situazione politica in Nepal è critica. Sia le forze reazionarie nazionali che gli espansionisti indiani hanno cominciato a tentare di avvantaggiarsi dalla situazione politica critica in Nepal. La situazione ha smascherato la nostra democrazia, sovranità nazionale e indipendenza limitate. Tenendo a mente la situazione, abbiamo stabilito il nostro lavoro uniti ad altre forze comuniste e democratiche sulla base dei nostri interessi nazionali e internazionali comuni nonostante il nostro disaccordo con la loro linea politica e stile di lavoro. Il movimento unito è un esempio lampante delle nostre politiche vittoriose e corrette anche se manteniamo la nostra tagliente lotta politica contro varie forze politiche.
Infine auguriamo un grande successo alla 7° conferenza internazionale. Siamo consapevoli che ci sono molte differenze fra i membri del JCG, ma siamo anche convinti che sulla base dei principi unanimemente accettati e della lotta fra le due linee, riusciremo a risolvere le nostre differenze e a rafforzare la solidarietà comunista internazionale. Il futuro è radioso e speriamo che la conferenza ci doterà della corretta linea per andare avanti verso la vittoria della rivoluzione mondiale unitamente.
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong!
Viva la Conferenza Internazionale dei Partiti e delle Organizzazioni Marxisti-Leninisti!
Proletari di tutti i paesi, unitevi!