Biblioteca Multimediale Marxista


Convocazione del Convegno di Bologna


 

da Potere operaio del lunedì
Febbraio '73


Il 3-4 marzo a Bologna si terrà la riunione nazionale delle forme di autonomia operaia organizzata. A questa riunione, che viene dopo un incontro a Firenze e successivi incontri organizzativo-politici, partecipano l'Assemblea Autonoma dell'Alfa Romeo, della Pirelli, il Comitato di lotta della Sit-Siemens di Milano, la Assemblea Autonoma di Porto Marghera, il Comitato Operaio della Fiat-Rivalta di Torino, il Comitato Politico ENEL e il Collettivo Lavoratori e studenti del Policlinico di Roma, i Comitati Operai di Firenze e Bologna, l'USCL di Napoli, le Leghe Rosse dei contadini di Isola Capo Rizzuto e Crotone. Quello che è in discussione è un progetto di centralizzazione delle forme organizzate di autonomia operaia che - dentro la crisi di sistema - diventi la risposta organizzata del movimento all'attacco concentrico della borghesia, dia una soluzione positiva alla crisi dei gruppi e alle settorialità delle singole lotte ed esperienze. Progetto di centralizzazione che verifichi intorno al programma del salario garantito l'omogeneità dell'autonomia operaia organizzata, partendo dalla pratica dei bisogni come esercizio della democrazia proletaria, e rappresenti un punto di riferimento per il movimento di classe che rifiuta il ricatto della crisi, la democrazia fondata sullo stato del lavoro. Non sarà il convegno dell'autonomia operaia (non ci arroghiamo il diritto di rappresentare l'autonomia operaia), ma proprio per questo è necessario partire in comune. Promozione dell'autonomia operaia e centralizzazione delle forme esistenti sono il nodo dialettico con cui dare soluzione al problema dell'organizzazione proletaria. Organizzazione proletaria e direzione operaia è l'altro modo con cui sciogliere positivamente il rapporto con i gruppi: la separazione tra lotta economica e lotta politica prodotta dalle organizzazioni tradizionali di sinistra, è stato motivo di progressiva integrazione della classe che oggi i gruppi, in forma nuove, tendono a ripetere. La riunione nazionale di Bologna dovrà decidere circa la data di un convegno aperto a tutta l'autonomia organizzata (comitati di quartiere, proletari, collettivi studenti-operai, contadini, braccianti, edili) e a quei gruppi che fanno del confronto e coinvolgimento nel programma dell'autonomia una scelta non tattica ma di lungo periodo.