Biblioteca Multimediale Marxista


Comunicato letto in aula e messo agli atti alla prima udienza del processo per armi nel settembre 1988



L’azione di Bad Godesberg, mirata a raggiungere il segretario alle finanze Tietmayer, ha individuato e portato l’attacco ad uno dei perni del progetto imperialista di integrazione politico/economico/militare che viene a maturarsi negli istituti sovrannazionali FMI/BM/NATO/CEE e che vengono assunti nei diversi ruoli dagli Stati della catena imperialista come progetti finalizzati, in ultima analisi, alla ridefinizione di aree di influenza e dei rapporti di forza Est/Ovest, Nord/Sud, rivoluzione/controrivoluzione a livello mondiale. In particolare e fondamentalmente questa azione ha concretizzato nella pratica della operatività congiunta RAF/BR per il PCC il primo passo per lo sviluppo dell’FCA. Sviluppo che continuando ad essere perseguito con la massima determinazione rivoluzionaria, davanti alla comprensione della necessità della organizzazione di tutte le forze autenticamente comuniste ed antimperialiste nel FCA, apre a livello nazionale/internazionale possibilità di avanzamento dei processi rivoluzionari e di liberazione nazionale.
Nello specifico del processo rivoluzionario in Italia, intendiamo ribadire che la strategia della Lotta Armata, sviluppatasi e in continuo sviluppo nelle diverse fasi della Guerra di Classe di Lunga Durata per la conquista del Potere Politico, attraverso l’attacco al cuore dello Stato, è l’unica possibilità vincente dell’organizzazione di classe sul terreno rivoluzionario per l’affrancamento del proletariato italiano dal giogo imperialista.
Nello sviluppo di questa strategia all’interno dei paesi imperialisti, le Br per la costruzione del PCC costituiscono il perno di continuità/avanzamento dell’organizzazione del processo rivoluzionario. Solo chi riesce ad adeguare la propria linea politica alle dinamiche della guerra di classe e, quindi a superare le nuove difficoltà che lo scontro presenta, può ricollocare i nuovi termini dello scontro ed organizzare le Forze Rivoluzionarie e proletarie nel processo non lineare di guerra e, quindi, realizzare a pieno questo rapporto di continuità/avanzamento. Ecco perché la linea politica della nostra Organizzazione continua ad essere punto più alto di direzione/organizzazione/collocazione delle Forze Rivoluzionarie e proletarie rispetto all’insieme del movimento rivoluzionario; linea politica che indirizza il carattere strategico relativo alla fase in atto e, contenendone la pratica, trae da questa la capacità di sviluppare ed affrontare le nuove fasi che si presenteranno nel corso della guerra di classe in un paese a capitalismo avanzato.
Oggi ci troviamo dinanzi a questo tribunale di guerra per rispondere delle armi, strumenti indispensabili della nostra prassi politica, che si trovavano nelle nostre sedi di lavoro rivoluzionario. Ribadiamo che non abbiamo nulla da rispondere alla borghesia ed al suo Stato. Delle nostre azioni rispondiamo solo di fronte al proletariato e, rispetto ad esso, l’unica nostra mancanza in fatto di armi e di averne sempre troppo poche!

- Attaccare il progetto demitiano di approfondimento delle forme di dominio della dittatura della borghesia imperialista.
- Attrezzare il campo proletario allo scontro prolungato contro lo Stato.
- Attaccare i progetti imperialisti di coesione politico/economico/militare nell’area.
- Appoggio militante alle lotte dei popoli palestinese e libanese.
- Su questi punti di programma fare avanzare la costruzione/fabbricazione del Partito Comunista Combattente.
- Onore a tutti i compagni e rivoluzionari antimperialisti caduti!!

I militanti delle Br per il Pcc e i militanti rivoluzionari organizzati intorno alle Br, presenti in aula.