Biblioteca Multimediale Marxista


Facoltà di Ingegneria regolamento dei nuovi organi



UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

COMMISSIONE MISTA

- 6 professori di ruolo

- 6 professori incaricati

- 6 assistenti

- 17 studenti

23-29 marzo 1968

T I T O L O P R I M O


NUOVO SCHEMA DECISIONALE


Art. 1

(Nuovi Organi)

Sono riconosciuti:

a) l'Assemblea dei professori incaricati e assistenti (*) quale unica rappresentante della loro volontà;

b) l'Assemblea Generale degli studenti della Facoltà, quale unica rappresentante della loro volontà;

c) le Assemblee di sottosezione ciascuna costituita dai docenti e studenti del corso stesso;

d) Comitati di sottosezione di composizione elettiva nelle proporzioni n, n, n, (3n-1), (con n >=2) costituiti, per ciascuna aliquota, nell'ordine da professori ordinari, professori incaricati, assistenti e studenti.

(*) Nella dizione "assistenti " s’intendono compresi anche i ricercatori, i borsisti e i tecnici laureati.

Nella dizione "docenti" s’intendono compresi i professori ordinari, professori incaricati e assistenti come sopra definiti.

Art. 2


(Argomenti per i quali è ammesso potere decisionale)


Le Assemblee di sottosezione e i Comitati possono discutere su ogni problema della Facoltà; possono deliberare solo sui seguenti argomenti:

a) Esercitazioni e Laboratori

Programma e modalità di svolgimento delle esercitazioni teoriche, di laboratorio nonché di cantiere, di stabilimento, di officina e la loro integrazione e connessione con i corsi ufficiali. (Eventuali esercitazioni straordinarie su temi non predeterminati).

b ) Diario di esami

Durata degli appelli, date, orari e turni di prenotazione degli esami.

c) Libri di testo, dispense e biblioteche

Richiesta ai docenti che indichino i libri di testo; possibilità di verifica dell’aderenza dei libri di testo ai programmi in mancanza o ad integrazione dei libri di testo, pubblicazione di dispense; richiesta di materiale didattico. Intervento nelle vesti tipografiche e costi. Funzionamento e funzionalità delle biblioteche. Provvedimenti per rendere accessibile tutto il materiale didattico.

d) Internato

Forme, limiti, modalità, istituzione di tali attività; corrispondenti impegni di docenti e studenti.

e) Rapporti tra Istituti e Studenti

Disponibilità di materiale didattico specializzato, dei luoghi di lavoro e dei docenti compatibilmente con gli altri impegni didattici e scientifici. Orari dei colloqui.

f) Programmi di esame e coordinamento di essi

Programmi dei corsi per esaminarli e coordinarli tra loro, introdurvi le opportune modificazioni ed elaborare cosi' un piano organico di corso che pienamente risponda alle finalità scientifiche e professionali della Facoltà.

Coerenza tra effettivo contenuto dei corsi e programmi d'esame.

g) Seminari e Corsi Liberi

Richieste di corsi liberi e seminari; coordinamento di questi e di quelli già esistenti con i corsi ufficiali. Cicli di conferenze.

h) Assegnazione tesi

Criteri di assegnazione delle tesi di laurea, limitazione dei costi delle stesse, contributi economici, scelta dell'argomento e limiti di tempo richiesti per esse. Forme conclusive del corso di laurea.

Art. 3

(Modalità operative dei Nuovi Organi )

a) L'Assemblea di sottosezione, cui partecipano i professori di ruolo e fuori ruolo, i professori incaricati, gli assistenti e gli studenti della sottosezione, ha potere consultivo e deliberante.

Essa può discutere su ogni problema della Facoltà, ma può deliberare solo sugli argomenti elencati nel precedente art. 2.

b) Se nel corso della discussione, e comunque prima della votazione, emerge la necessità di coordinamento, chiarificazioni o consigli tecnici, l'Assemblea nomina una Commissione di studio mista di composizione variabile, con l'eventuale partecipazione di esperti (art. 11). A tale Commissione viene demandato il compito di studiare le proposte motivandole, chiarendone pregi e difetti, e, se necessario, organizzandole. Le proposte tornano quindi in Assemblea, che discute e, se del caso, delibera su di esse.

c) Una proposta s'intende approvata dall'Assemblea con il voto favorevole di 2/3 dei votanti (presenti meno astenuti) in caso contrario la proposta è bocciata.

d) Se su una delibera dell'Assemblea è posto appello motivato per iscritto da due partecipanti all'Assemblea con qualifica di docenti, la delibera passa al Comitato di appello.


e) Il Comitato di appello (art. 12), avente con posizione n, n, n, (3n-1), (con n >=2), può discutere in merito alla proposta ma non cambiarla, la discussione è verbalizzata. Quindi il Comitato di appello decide con voto segreto; la delibera dell'Assemblea è ratificata se riscuote il consenso della maggioranza semplice dei presenti; in caso contrario essa è annullata.

f) Per l'argomento dal titolo: Programmi d'esame e coordinamento di essi (art. 2 a) ed f)) il Comitato di appello ha la stessa composizione ma deve essere qualificato (art. 13); può invitare esperti, ma senza diritto di voto.

g) Il Comitato esprime due giudizi: uno sulla appartenenza dell'oggetto della proposta agli argomenti di cui al precedente art. 2 e uno sul merito.

h) L'Assemblea ordinaria elegge in ogni sua seduta un Ufficio di segreteria (art. 10) con il compito di ricevere le proposte, convocare eventuali Assemblee straordinarie, verbalizzare le delibere delle Assemblee e dei Comitati e trasmetterle al Consiglio di Facoltà.

i ) Le delibere trasmesse dall'Ufficio di segreteria al Consiglio di Facoltà, organo esecutivo stanti le leggi vigenti, sono messe al l'ordine del giorno della seduta successiva del Consiglio stesso.

In merito alla ratifica del Consiglio di Facoltà le varie componenti universitarie si rifanno alle rispettive posizioni riportate nelle mozioni allegate in appendice.

T I T O L O S E C O N D O


ASSEMBLEE DI SOTTOSEZIONE


Art. 4


(Membri e diritto di voto)

Sono membri di diritto delle Assemblee di sottosezione:

a) tutti gli studenti regolarmente immatricolati alla Facoltà nella sottosezione specifica;

b) tutti i docenti della sottosezione (titolari dei corsi previsti dal piano di studi per la sottosezione, assistenti per le stesse discipline, ricercatori, borsisti e tecnici laureati operanti nell'ambito degli Istituti cui tali discipline sono aggregate);

c) il Preside.

Tutti i membri dell'Assemblea vi partecipano a eguale titolo e hanno diritto di veto. Su invito dell'Assemblea, possono partecipare alle sedute esperti o uditori senza diritto di voto.

Art. 5


(Assemblee ordinarie)

Le Assemblee ordinarie sono convocate nei locali della sede della Facoltà di Ingegneria nelle date, ore e luoghi precisati per ogni anno accademico nel manifesto affisso entro il 31 ottobre da approvare nelle ultime Assemblee ordinarie dell'anno accademico precedente.

Le Assemblee ordinarie hanno frequenza mensile, con 1' eccezione dei mesi di luglio, agosto e settembre in cui non ne saranno tenute. Inoltre sono previste tre sedute supplementari di cui una dedicata all'informazione dei nuovi iscritti, che sera' pubblica e tenuta in ottobre.

Art. 6

(Assemblee straordinarie)

Le Assemblee straordinarie sono convocate nei locali della sede della Facoltà di Ingegneria al fine di trattare proposte aventi carattere di urgenza oppure proposte che, pur essendo state inserite all'ordine del giorno di due Assemblee ordinarie consecutive, non siano state discusse.

Non può convocarsi più di una Assemblea straordinaria nell'intervallo tra due Assemblee ordinarie.

L'Assemblea straordinaria è convocata su richiesta di almeno dieci membri, che specifichino con motivazione scritta perché la proposta rivesta carattere di urgenza. In questo caso la Segreteria convoca l'Assemblea a sei giorni feriali di distanza, di cui il primo destinato a raccogliere eventuali ulteriori proposte ed i rimanenti cinque a preavviso.

Se nei venti giorni successivi all'inizio di una Assemblea ordinaria non sono state presentate proposte aventi carattere di urgenza, la Segreteria può fissare una Assemblea straordinaria per discutere le proposte non discusse per due volte consecutive in Assemblea ordinaria, i cui proponenti ne abbiano fatto richiesta.

La Segreteria, nel fissare l'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria, pone ai primi posti le proposte urgenti in ordine di presentazione e le altre nell' ordine che desume dai consensi ricevuti dalle proposte stesse nelle precedenti Assemblee ordinarie.

All'ordine del giorno non sono ammessi argomenti di cui all'art. 2 comma a) ed f).

L' Assemblea straordinaria non può aggiornare i suoi lavori.

Le Assemblee straordinarie non possono convocarsi durante i mesi di agosto e settembre, né nei giorni festivi.

Art. 7


(Validità delle Assemblee)

Le Assemblee ordinarie e straordinarie sono valide se il numero dei membri presenti è maggiore di 25. (Per le sottosezioni Navale, Idraulica e Aeronautica: maggiore di 15).


Art. 8


(Ordine dei lavori delle Assemblee)

L'Assemblea di sottosezione svolge i suoi lavori secondo il seguente schema

1.- elegge il Moderatore;

2.- formula l'ordine del giorno secondo le modalità indicate nell'art. 9 per le Assemblee ordinarie e nell'art. 6 per le Assemblee straordinarie, discute e delibera sui singoli punti, elegge eventualmente Commissioni di studio ( art. 11) e Comitati di appello (art. 12);

3.- esamina "varie ed eventuali " sulle quali non può pero' deliberare;

4.- elegge l'Ufficio di Segreteria (art. 10); tale elezione avviene solo nelle Assemblee ordinarie.

Art. 9


(Formulazione dell'ordine del giorno delle Assemblee ordinarie)

Nell'intervallo di tempo intercorrente fra due Assemblee ordinarie ogni membro dell'Assemblea può presentare per iscritto alla Segreteria proposte motivate da inserire all'ordine del giorno dell'Assemblea successiva, non oltre il decimo giorno precedente l'Assemblea stessa. La Segreteria espone la richiesta motivata affiggendola in bacheca ed associando ad essa un numero progressivo.

All'inizio dell'Assemblea successiva ogni partecipante presenta una scheda sulla quale ha contrassegnato i numeri associati alle proposte da lui prescelte per un massimo di cinque.

Le proposte sono quindi inserite nell'ordine del giorno secondo la precedenza indicata dal numero di consensi ricevuti.

L'Assemblea può aggiornarsi soltanto due volte; di esse, la seconda soltanto quando si debba completare la discussione in corso, senza cioè che possa discutersi il punto successivo (ciò ad eccezione delle tre Assemblee supplementari, la cui durata sarà decisa dalle Assemblee stesse).

Nella seduta in cui appaiono all'ordine del giorno per la prima volta nell'anno accademico, l'Assemblea non può nè discutere nè deliberare su argomenti:

- relativi all'art. 2 comma a) se i docenti direttamente interessati sono tutti assenti;

- relativi all'art. 2 comma f) se i professori ufficiali direttamente interessati non sono tutti presenti.

Art. 10


(Ufficio di Segreteria)

I membri dell'Ufficio di Segreteria, per un massimo di 5, sono eletti dall'Assemblea ordinaria (art. B) fra i presenti all'Assemblea stessa. Ciascun membro della Segreteria non può essere eletto più di due volte consecutive; tuttavia deve essere assicurata la continuità dell'Ufficio.

La Segreteria ha i seguenti compiti:

1.- coadiuva il Moderatore nel coordinare i lavori dell'Assemblea;

2.- verbalizza le decisioni, controlla le votazioni ed ogni altra attività dell' Assemblea riferendo al Moderatore;

3.- cura la pubblicazione delle decisioni del l'Assemblea e la loro trasmissione alle Commissioni di studio, ai Comitati di appello o al Consiglio di Facoltà secondo quanto previsto dal presente regolamento;

4.- verbalizza la discussione ed i risultati del la votazione del Comitato, affigge le delibere, legge in caso di annullamento della delibera i verbali nella successiva Assemblea ordinaria, li conserva agli atti, provvede a trasmettere le delibere entro 24 ore alla Segreteria del Consiglio di Facoltà (art. 3, comma i);

5. - raccoglie, nell'intervallo tra due Assemblee ordinarie, le proposte presentate non oltre il decimo giorno precedente la successiva Assemblea;

6.- affigge tali proposte mano a mano che vengono presentate; conserva le motivazioni allegate alle proposte;

7.- convoca eventuali Assemblee straordinarie secondo le modalità indicate nell’art. 5 e assolve per esse i compiti già specificati ai punti 2 e 3 del presente articolo;

8.- coordina le Assemblee di sottosezione (art. 14).

Art. 11


( Commissione di studio)

La Commissione di studio viene nominata su richiesta di qualsiasi membro dell'Assemblea che trovi l'adesione, espressa con alzata di mano, di almeno il 20% dei presenti.

Al momento della richiesta l'Assemblea deve essere invitata ad esprimersi sulla volontà di continuare o meno la discussione prima di nominare la Commissione stessa.

L'Assemblea nomina di volta in volta tale Commissione di cui possono far parte anche esperti esterni. In particolare per il punto di cui all'art. 2 comma a), f), g), fanno parte di diritto della Commissione di studio i professori ufficiali delle materie in discussione.

Alla Commissione di studio spetta il compito di studiare l' argomento affidatole dall'Assemblea, coordinando e chiarificando le proposte, motivandole e, se necessario, organizzandole. I risultati del lavoro della Commissione vengono ripresentati in Assemblea.

L'Assemblea, nel dare il mandato alla Commissione, fissa le sedute nelle quali i risultati dei lavori della Commissione stessa, saranno discussi come primo punto dell'ordine del giorno.


Art. 12


(Comitati d'appello)


Le delibere dell'Assemblea sulle quali sia stato posto appello motivato per iscritto da due membri con la qualifica di docente, devono esere sottoposte al giudizio del Comitato di appello di composizione n, n, n, (3n-1) (con n >= 2).

Il Moderatore legge all'Assemblea i motivi dell'appello. L'Assemblea fissa il numero n e le componenti eleggono i propri membri del Comitato di appello. Condizione prioritaria per l'elezione come membro del Comitato è la presenza in Assemblea; nel caso di assenza totale di una componente 1'elezione viene fatta dalla Assemblea.

Il Comitato si riunisce entro 24 ore dal termine della seduta dell'Assemblea e, previa verbalizzazione di eventuale discussione, esprime con scrutinio segreto giudizio di appartenenza della proposta agli argomenti di cui all'art. 2.

In caso affermativo esprime un secondo giudizio ancora con scrutinio segreto sul merito della delibera, previa verbalizzazione di eventuale discussione.

Le due decisioni sono prese a maggioranza semplice dei presenti, non è consentito astenersi; in caso di parità la votazione annulla la delibera.

È nulla ogni delibera che impedisca ad un docente di introdurre nelle sue lezioni argomenti di sua scelta, non appartenenti al programma ufficiale del corso, purché non siano inclusi nel programma di esame (sia pure a carattere facoltativo).

Art. 13


(Qualifica dei componenti del Comitato di appello per gli argomenti di cui all'art. 2 a) ed f))


Per l'argomento "Esercitazioni e Laboratori" di cui al1'art. 2 comma a) e per l'argomento "Programmi di esame e coordinamento di essi" di cui all'art. 2 comma f), il Comitato di appello ha ancora la stessa composizione n, n, n, (3n-1) (con n>=2), ma deve essere qualificato.

Condizione prioritaria per la qualifica di appartenenza degli studenti al Comitato di appello è il superamento del o degli esami in discussione. Ulteriori criteri di qualifica possano essere suggeriti da eventuali Commissioni di studio. In mancanza di applicabilità delle condizioni suddette la candidatura deve ritenersi di per sè criterio di qualifica.

In ogni case i criteri di qualifica non debbono essere tanto restrittivi da rendere il numero dei possibili candidati minore di 4n.

Il professore ufficiale o i professori ufficiali delle materie in discussione presenti in Assemblea hanno priorità nella partecipazione al Comitato di appello.

Tutti i docenti delle materie specifiche del la sottosezione presenti in Assemblea sono qualificati ad essere eletti come membri del Comitato; almeno uno di essi è membro di diritto del Comitato.

Art. 14


(Coordinamento tra le Assemblee di sottosezione )


Il coordinamento fra le Assemblee di sottosezione è curato dagli Uffici di Segreteria.

T I T O L O T E R Z O


PUBBLICIZZAZIONE DEI CONSIGLI DI FACOLTÀ


Art. 15


(Convocazione)


Ogni qualvolta si riunisce il Consiglio di Facoltà per trattare qualsiasi argomento il Preside convoca le rappresentanze di professori incaricati, assistenti e studenti eletti nelle Assemblee di sottosezione in numero di tre persone (un professore incaricato, un assistente ed uno studente) per ogni sottosezione, per assistere ai lavori del Consiglio stesso. Le rappresentanze sono tenute ad assentarsi temporaneamente quando il Consiglio di Facoltà è chiamato ad esprimere giudizi su singole persone. Allegato alla convocazione il Preside trasmette alla Segreteria delle Assemblee di sottosezione l'ordine del giorno della seduta del Consiglio.

Art. 16


(Verbali)


I verbali di ogni seduta del Consiglio di Facoltà devono essere comunicati alla

Segreteria delle Assemblee e resi pubblici per affissione in apposita bacheca.

T I T O L O Q U A R T O


PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO


Art. 17


(Modalità)


Al termine di ogni anno accademico e non oltre il 31 gennaio ogni Istituto è tenuto a trasmettere alla Segreteria delle Assemblee il proprio bilancio da cui risultino le entrate e le uscite suddivise per capitoli di spese in modo da avere un quadro chiaro e completo di tutte le attività dell'Istituto stesso. A cura della Segreteria si provvederà ad affiggere detti bilanci nelle apposite bacheche.

T I T O L O Q U I N T O


ONERI ECONOMICI


Art. 18


(Oneri Economici)


Il Consiglio di Facoltà stabilisce su quale capitolo di spesa debbano gravare gli oneri economici derivanti dal presente regolamento.

T I T O L O S E S T O


AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO E NORME

TRANSITORIE


Art. 19


(Aggiornamento del Regolamento)


Il presente Regolamento è valido fino al 31 ottobre; in caso di mancato aggiornamento si intende tacitamente rinnovata la sua validità per un periodo pari all'anno accademico.

Gli aggiornamenti potranno essere apportati dalle Assemblee di sottosezione mediante una commissione mista di composizione n, n, n, (3n-1) (can n = 6).

Le Assemblee di sottosezione si riuniscono il 1° ottobre per eleggere nell'ambito delle loro componenti i membri di detta Commissione e fissare le modalità dei lavori.

Art. 20

(Norme transitorie)

Le presenti norme transitorie sono valide fino al 31 luglio 1968.

Per non interferire con l'attività didattica e scientifica della Facoltà, le sedute delle Assemblee (e gli eventuali aggiornamenti) sa ranno tenute in orario pomeridiano (alle ore 17) secondo il seguente calendario:

I) Aprile venerdì 26 aula A Elettrotecnica

B Aeronautica

lunedì 29 B Navale

A Chimica

Maggio giovedì 2 A Elettronica

B Meccanica

lunedì 6 A Civile (Edile, Trasporti, Idraulica)


II) Maggio venerdì 24 A Elettrotecnica

B Aeronautica

lunedì 27 A Chimica

B Navale

mercoledì 29 A Elettronica

B Meccanica

Venerdì 31 A Civile

III) Giugno lunedì 24 A Elettrotecnica

B Aeronautica

mercoledì 26 A Chimica

B Navale

venerdì 28 A Elettronica

B Meccanica

Luglio lunedì 1 A Civile

Per il mese di aprile il termine per la presentazione delle proposte da inserire all'ordine del giorno è ridotto a cinque giorni feriali prima della data fissata dal Calendario.

Le Assemblee straordinarie, per questo periodo transitorio possono convocarsi solo per motivi di urgenza.

Fino alla prima Assemblea sono membri dell'Ufficio di Segreteria i rappresentanti eletti dalle singole sottosezioni, per la Commissione di stesura del Regolamento.

APPENDICE


all. 1

MOZIONE DEGLI ASSISTENTI, PROFESSORI INCARICATI, RICERCATORI, BORSISTI E STUDENTI CONVOCATI IN ASSEMBLEA CONGIUNTA IL 14/3/1968 NELLA SEDE DELLA FACOLTÀ.

L'azione intrapresa dagli studenti della Facoltà di Ingegneria di Napoli, si inquadra in quella di più vasta portata del movimento studentesco nazionale, cui è unita nella denuncia dell'insufficienza delle attuali strutture universitarie.

Tale azione, iniziatasi l'8 febbraio, con l'occupazione della Facoltà d'Ingegneria, dopo uno scambio di mozioni tra le diverse componenti universitarie, si è integrata con la partecipazione dei professori incaricati, assistenti, ricercatori e borsisti, i quali, riconoscendo la validità dei motivi di fondo e contingenti del movimento, hanno contribuito al raggiungimento di una linea comune.

L'Assemblea sulla base dei risultati di tali lavori condotti in assoluta indipendenza ideologica da qualsiasi movimento politico, e volti a conseguire uno strumento di democrazia diretta, quale è certamente possibile nell'ambito di una Facoltà, chiede al Preside e tutte le Autorità Accademiche che accettino le richieste in seguito specificate, nello spirito del l'adesione ai motivi di fondo espressa nel documento approvato nella riunione congiunta del corpo docente del 21/2/68 e sottoscritto da tutti i professori di ruolo presenti.

L'Assemblea fa notare che tali richieste non possono essere intese come soluzione di tutti i mali dell'Università, ma sono volte alla soluzione di problemi contingenti.

L'Assemblea sottolinea che sia il mondo politico che il mondo universitario hanno unanimemente e pubblicamente riconosciuto ed affermato che le singole Facoltà nell'ambito della loro autonomia hanno tutto il potere di democratizzare le strutture universitarie istituzionalizzando la consultazione e la collaborazione tra docenti e studenti anche a livello operativo e decisionale. Fa notare altresì che l'integrazione dei Consigli di Facoltà può avvenire indipendentemente dall'approvazione di nuovi strumenti legislativi come è stato confermato anche dalla mozione del Consiglio di questa Facoltà.

all. 1

R I C H I E S T E

1) Nuovi Organi della Facoltà di Ingegneria di Napoli (art. 1 del Regolamento)

Omissis

2 ) P o t e r e d e c i s i o n a l e .

2. 1) ARGOMENTI (art. 2 del Regolamento)

a ) ESERCITAZIONI E LABORATORI

Omissis

b ) DIARIO DI ESAMI

Omissis

c ) LIBRI DI TESTO, DISPENSE E BIBLIOTECHE

Omissis

d ) INTERNATO

Omissis

e ) RAPPORTI TRA ISTITUTI E STUDENTI

Omissis

f ) PROGRAMMI DI ESAME E COORDINAMENTO DI ESSI

Omissis

g ) SEMINARI E CORSI LIBERI

Omissis

h ) ASSEGNAZIONE DI TESI

Omissis

2. 2 ) MODALITÀ OPERATIVE DEGLI ORGANI PROPOSTI (art. 3 del Regolamento)

a) Omissis

b) Omissis

c) Omissis

d) Omissis

e) Tale Comitato, avente composizione n, n, n, (3n-1), (con n >=2), può discutere in merito alla proposta ma non cambiarla e decide con voto segreto. La discussione è verbalizzata. La proposta è approvata a maggioranza semplice. In caso contrario la proposta è bocciata.

f) Omissis

g) Omissis

h) Le modalità di convocazione di Assemblee di sottosezione, di presentazione delle proposte e formulazione dell'ordine del giorno, ed ogni altra questione di carattere funzionale, devono essere definite da una Commissione mista n, n, n, (3n-1), che stenderà un regolamento che dovrà essere approvato in un'Assemblea congiunta degli studenti e docenti con voto favorevole di 2/3 dei presenti. Il Regolamento da approvare, deve essere portato a conoscenza di tutti i componenti dell'Assemblea, con le eventuali relazioni di minoranza, almeno 20 giorni prima della decisione.

i) Ogni proposta approvata dall'Assemblea e dal Comitato viene ratificata dal Consiglio di Facoltà.

3 ) Pubblicazione dei bilanci (art. 17 del Regolamento)

Omissis

4) Pubblicizzazione dei Consigli di Facoltà

Si richiede:

a) che ogni qualvolta il Consiglio di Facoltà si riunisce per trattare qualsiasi argomento siano convocate rappresentanze di professori incaricati, assistenti e studenti elette dalle rispettive Assemblee per assistere ai lavori dello stesso Consiglio di Facoltà;

b) che gli ordini del giorno di ogni seduta del Consiglio di Facoltà siano comunicati all'atto della convocazione e che i verbali delle stesse siano resi pubblici.

Nello spirito di una effettiva democratizzazione dell'Università si sottolinea che le Assemblee di Corso di Laurea sono altresì lo strumento migliore per dibattere problemi d'interesse comune di carattere sia generale che particolare, al fine di conseguire una effettiva maturazione dei singoli partecipanti, e per contribuire concretamente allo sviluppo del discorso oggi iniziato su una Università migliore.

Si auspica che il Consiglio di Facoltà nell'esaminare le richieste di questa Assemblea, voglia prendere, con piena responsabilità, le sue decisioni considerando che le esigenze messe in luce oggi nella Facoltà rientrano nel quadro dei più ampi problemi ormai universalmente riconosciuti validi dal mondo politico e universitario nazionale, e dagli stessi organi di governo.

In attesa della risposta del Consiglio di Facoltà l'Assemblea rimane convocata in seduta permanente.


all. 2

Il Consiglio di Facoltà, nelle riunioni dei 15-18/3/68, ha esaminato la mozione approvata il 14/3/68 dall'Assemblea congiunta dei professori incaricati, degli assistenti, dei ricercatori, dei borsisti e degli studenti.

In merito al punto 1) il Consiglio riconosce di fatto gli organi ivi elencati e ne proporrà la istituzionalizzazione alle autorità accademiche.

In merito al punto (2.2 e) il Consiglio considera utile che il Comitato nel caso di mancata approvazione sul merito di una proposta, possa rinviarla all'Assemblea con eventuali emendamenti.

In merito al punto (2.2 h) il Consiglio ritiene che il Regolamento dovrà fra l'altro precisare le garanzie di rappresentatività di ogni organo di cui al punto 1). Il Consiglio ravvisa inoltre l'opportunità che il Regolamento. anziché dall'Assemblea prevista nello stesso punto (2.2 h) sia approvato distintamente dalle Assemblee di cui ai punti l a) e 1 b) e dal Consiglio stesso affinché ciascuna componente possa assumere le proprie responsabilità. Qualora questa variante al punto (2.2 h) non sia condivisa, il Consiglio propone che le modalità per una sollecita approvazione del Regolamento siano discusse nella Commissione mista di cui al punto (2.2 h).

In merito al punto (2.2 i) il Consiglio, consapevole delle responsabilità collegiali e individuali che l'atto di ratifica comporta, si riserva la possibilità, sia pure in casi eccezionali e dopo discussione con il Comitato proponente, di un motivato rinvio della proposta in Assemblea.

In merito al punto 4) il Consiglio accoglie le proposte ivi formulate con la eccezione dei casi in cui esso sia chiamato ad esprimere giudizi su singole persone.

Fatte salve le osservazioni suddette, il Consiglio approva la mozione presentata, ritiene che lo schema in essa proposto possa essere immediatamente sperimentato e a tal fine considera indispensabile istituire al più presto la Commissione mista di cui al punto (2.2 h).

Napoli, li 18/3/1968

IL PRESIDE

F.to Luigi Tocchetti


all. 3

MOZIONE DELL'ASSEMBLEA DEI PROFESSORI INCARICATI, ASSISTENTI, RICERCATORI, BORSISTI E STUDENTI DELLA FACOLTÀ D' INGEGNERIA IN DATA 22 MARZO 1968.

L'Assemblea prende atto che il Consiglio di Facoltà, nelle riunioni del 15-18/3/68 ha esaminato la mozione della seduta iniziale di questa Assemblea del 14/3/68, ha riconosciuto i nuovi Organi ivi proposti al punto 1) ed ha ritenuto che il corrispondente schema operativo descritto al punto 2.2) possa essere immediatamente sperimentato per tutti gli argomenti indicati al punto 2.1), facendo salve alcune osservazioni sulle quali l'Assemblea ritiene di esprimere il proprio pensiero.

Per ciò che riguarda il punto (2.2 e) la Assemblea chiarisce che il Comitato, per il principio che chiaramente è espresso nella mozione del 14/3/68, non può proporre emendamenti e nuove soluzioni; d'altra parte ogni suo componente, come membro dell'Assemblea, ha già avuto, e potrà avere in seguito, in caso di rigetto, tutta la libertà di farlo.

In merito al punto (2.2 h), al fine di accelerare i tempi, l'Assemblea concorda con la proposta del Consiglio di Facoltà di demandare alla Commissione mista, ivi prevista, di decidere, al termine dei suoi lavori, le modalità per una rapida approvazione del Regolamento.

In merito al punto (2.2 i), l'Assemblea ancora nello spirito già affermato, ritiene impossibile che il Comitato possa esplicare un mandato di rappresentanza dell'Assemblea di sottosezione e discutere con il Consiglio di Facoltà; l'Assemblea poi esplicitamente chiarisce che non accetta il principio dell'eccezionalità e nell'eventualità di mancata ratifica si riserva la più ampia libertà di verifica e di contestazione, la quale ultima pur rappresenta uno strumento di carattere eccezionale.

L'Assemblea rileva poi che i chiarimenti ricevuti dal Consiglio di Facoltà hanno evidenziato l'importanza che riveste il Regolamento, l'Assemblea ritiene che tale documento debba essere redatto immediatamente con l'intervento di tutte le componenti della Facoltà.

L'Assemblea decide quindi di invitare i professori di ruolo a partecipare alla stesura del Regolamento sia nella qualità di membri cella Commissione prevista al punto (2.2 h) sia con l'intervento alle Assemblee di sottosezione per la diretta percezione e consultazione delle volontà dei loro membri, oltre che per una necessaria sperimentazione degli Organi da regolamentare. L'Assemblea pertanto decide che sia libero 1'accesso agli Istituti mentre restano sospese le attività didattiche e scientifiche.

In merito al valore di n nella Commissione di Regolamento, l'Assemblea ritiene che esso debba assumersi pari a 6, e, ritenendo essenziale che il Regolamento sia al più presto reso operante, decide di eleggere immediatamente i propri membri nella suddetta Commissione, impegnandoli a concludere il lavoro di stesura entro il 29 marzo.

L'Assemblea sottolinea che tali membri partecipano ai lavori della Commissione non a titolo personale, ma portando il contributo della volontà delle Assemblee di sottosezione.

L'Assemblea fin da ora si riconvoca per il giorno successivo della conclusione dei lavori di stesura del Regolamento.

I N D I C E

TITOLO PRIMO - Nuovo schema decisionale

Art. 1 - Nuovi Organi

Art. 2 - Argomenti per i quali è ammesso potere decisionale

Are. 3 - Modalità operative dei Nuovi Organi

TITOLO SECONDO - Assemblee di sottosezione

Art. 4 - Membri e diritto di voto

Art. 5 - Assemblee ordinarie

Art. 6 - Assemblee straordinarie

Art. 7 - Validità delle Assemblee


Art. 8 - Ordine dei lavori delle Assemblee

Art. 9 - Formulazione dell'ordine del giorno delle Assemblee ordinarie

Art. 10 - Uf f icio di Segreteria


Art. 11 - Commissione di studio


Art. 12 - Comitati di appello

Art. 13 - Qualifica dei componenti del Comitato di appello degli argomenti di cui all art. 2 a) ed f)

Art. 14 - Coordinamento tra le Assemblee di sottosezione

TITOLO TERZO - Pubblicizzazione del Consiglio di Facoltà

Art. 15 - Convocazione

Art. 16 - Verbali

TITOLO QUARTO - Pubblicazione del bilancio

Art . 17 - Modalità

TITOLO QUINTO - Oneri economici

Art. 18 - Oneri economici

TITOLO SESTO - Aggiornamento del Regolamento e Norme transitorie

Art. 19 - Aggiornamento del Regolamento

Art. 20 - Norme transitorie

ALLEGATO UNO - Mozione degli assistenti, professori incaricati, ricercatori borsisti e studenti convocati in Assemblea congiunta il 14/3/1968 nella sede della Facoltà.

ALLEGATO DUE - Verbale del Consiglio di Facoltà del 15-18/3/1968

ALLEGATO TRE - Mozione dell'Assemblea dei professori incaricati, assistenti, ricercatori, borsisti e studenti della Facoltà di Ingegneria in data 22/3/1968